Terra italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915–1954
Come si è cercato di italianizzare le regioni di cultura tedesca, croata e slovena conquistate dopo il primo conflitto mondiale, ossia l’Alto Adige e la Venezia Giulia? A questa domanda risponde il nuovo libro di Andrea Di Michele, frutto di una ricerca pluriennale condotta in numerosissimi archivi italiani e stranieri. La strategia adottata fu una politica di acquisizione della terra, vale a dire la sottrazione di almeno una parte delle proprietà terriere ai cosiddetti “allogeni” – le popolazioni di lingua tedesca, slovena e croata – per impiantarvi famiglie coloniche italianissime, secondo il principio per cui solo chi possiede il suolo può considerarsi davvero padrone del territorio.
L’esito finale fu, in realtà, piuttosto deludente: limiti di bilancio e considerazioni di politica estera frenarono i propositi più ambiziosi. In Alto Adige, in particolare, le progettate operazioni di esproprio e di conseguente creazione di insediamenti agricoli italiani non si realizzarono anche per il giudizio tutt’altro che negativo che il fascismo aveva dei contadini sudtirolesi, considerati conservatori, cattolicissimi e legati alla terra, quasi un esempio per i rurali delle altre regioni del Regno.
La ricostruzione dei propositi fascisti di “conquista del suolo” e del loro sostanziale fallimento consente di cogliere le oscillazioni e le incoerenze della politica del regime verso le minoranze linguistiche, gli elementi di continuità con il nazionalismo prebellico e con quello successivo al 1945, ma anche il modo incostante e tutt’altro che lineare attraverso cui il fascismo definì i confini dell’italianità.
Il 19 gennaio 2024, alle ore 18:30, nell’Antico Municipio di Bolzano (sala conferenza, Portici 30), si terrà la presentazione del libro Terra italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915–1954 (Laterza 2023). L’autore Andrea Di Michele, storico e professore alla Facoltà di Scienze della Formazione di Bressanone, dialogherà con il collega Lutz Klinkhammer (Istituto Storico Germanico di Roma). L’iniziativa è organizzata da Geschichte und Region/Storia e regione.
Lutz Klinkhammer contemporaneista e vicedirettore dell’Istituto Storico Germanico di Roma. Tra le sue pubblicazioni: L'occupazione tedesca in Italia 1943–1945 (Torino 1993; ²1996; ³2007; 42016); Stragi naziste in Italia 1943–1944. Nuova edizione con un saggio sulla storiografia della guerra contro i civili (Roma 2006), I nazisti. I rapporti italo-tedeschi nelle foto dell'Istituto Luce (insieme a Carlo Gentile e Steffen Prauser, Roma 2003).
(uob)