Heimat: ancora oggi? Sulla durata e l’attualità di un concetto”.
"Heimat”, termine controverso dall’ampio spettro di significati, sarà al centro di una conferenza organizzata dalla Piattaforma Patrimonio Culturale e Produzione Culturale di unibz.
“Heimat non è solo paesaggio e architettura, ma anche molte cose che si possono trasportare oltre i confini, come la lingua, le storie, le poesie, le preghiere, le ricette, le immagini o la musica”, afferma Aleida Assmann. La docente emerita di letteratura inglese e di studi letterari all’Università di Costanza è stata insignita nel 2018 – insieme al marito Jan Assmann – del “Friedenspreis des Deutschen Buchhandel” (Premio per la pace degli editori germanici, ndt.) per la sua ricerca sui temi dell’oblio storico e della cultura della memoria. Il 10 dicembre aprirà il convegno a cura della Piattaforma Patrimonio Culturale e Produzione Culturale con una conferenza dal titolo "Heimat zwischen Nostalgie und Utopie" (“Heimat tra nostalgia e utopia”, ndt.).
La relazione di Assmann sarà uno dei punti salienti dell’evento con cui la direttrice della Piattaforma, Waltraud Kofler Engl, intende aprire uno sguardo su questo importante aspetto del patrimonio culturale. “Anche la Heimat è patrimonio, sia come dinamica e narrazione socio-scientifico-politica sia, molto concretamente, sotto forma di patrimonio culturale materiale e immateriale. Ognuna di queste forme può essere all’origine di identificazione con un luogo, radicamento o anche alienazione”, chiarisce la storica dell’arte ed esperta della conservazione dei beni culturali. “Soprattutto in una terra come l’Alto Adige”, sostiene, “è importante analizzare e discutere questo concetto controverso, estremamente carico e variabile a seconda dell’appartenenza politica, linguistica e sociale. Ma siamo anche interessati a comprenderlo in un modo più dinamico, mobile, senza frontiere e dal punto di vista del diritto di partecipare alla sua formazione. In breve: a ripensare diverse Heimat(en)”, aggiunge Kofler Engl.
Nell’ambito della conferenza presenteranno le loro ricerche e riflessioni diversi relatori: dalla folklorista, filosofa e performer altoatesina Elsbeth Wallnöfer allo storico Hans Heiss, dal pubblicista Gabriele Di Luca allo storico dell’arte ed esperto della conservazione dei beni culturali tedesco Martin Bredenbeck. I loro contributi saranno arricchiti da una tavola rotonda che si svolgerà a partire dalle ore 18.00 e nella quale prenderanno parte, oltre ai relatori, Anuka Hossain, presidente della Consulta comunale degli stranieri e delle straniere del Comune di Bolzano, Claudia Plaikner, presidente del Südtiroler Heimatpflegeverband, e Klaus Vontavon, ex presidente e membro del consiglio direttivo dell’Associazione “heimat - Bressanone, Bressanone, Persenon”.
La conferenza avrà luogo venerdì 10.12.2021 dalle 14.00 alle 19.20 nell’aula D1.02 del campus di Bolzano, ma potrà essere seguita anche online. I posti a sedere nella sala conferenze sono limitati a causa delle norme di sicurezza anti-Covid19; l’accesso è possibile solo se in possesso di greenpass e indossando la mascherina. Per partecipare alla conferenza, si richiede la registrazione entro il 10.12.2021 alle ore 12. I link per l’iscrizione si trovano sul sito della Piattaforma www.culturalheritage.unibz.it. Le lingue della conferenza sono il tedesco e l’italiano, con traduzione simultanea (solo in presenza).
zil/02.12.2021