Ai materiali ci si può appassionare. Plastica, metalli, legno possono essere fonte di ispirazione per l’aspetto, il tatto e l’odore. Ciononostante, dobbiamo stare attenti a non usarli solo per il gusto di usarli. L’unica cosa più grande della nostra passione per i materiali è il nostro amore per il pianeta. Durante l’evento, ti faremo conoscere materiali vecchi e nuovi, campioni preferiti della libreria dei materiali della Facoltà di Design. Ma se non riuscirai a trovare il materiale che più si confà alle tue esigenze e sensibilità, perché non provare a creare uno tu stess*, con il nostro aiuto?
Pensa alla lampada sul tuo comodino: “Dove è stata prodotta? Da chi? Quanto l’hai pagata? Quante volte l’hai accesa prima che si rompesse?”. In un momento in cui il mercato è continuamente inondato di nuovi prodotti, DIYR si concentra su semplicità e longevità e sull’etica coniugata all’estetica. La conoscenza diretta della costruzione di un oggetto promuove un rapporto diverso e un valore emotivo con il prodotto, combinando le emozioni con la funzione e lo scopo. DIYR incoraggia la realizzazione di oggetti autoprodotti facili da assemblare, pratici da usare e che stimolano una costante reinvenzione e riciclo. Perché fare è sapere. Vieni da noi a scoprire cosa puoi fare anche tu.
Plastica e sostenibilità. Un binomio impossibile o quasi. Da alcuni anni, la plastica è al centro di una campagna di demonizzazione. L’utilizzo improprio ed esagerato che ne è stato fatto - e che purtroppo prosegue - giustifica pienamente l’avversione nei confronti di questo materiale difficile da smaltire.
Ma nel nostro quotidiano siamo circondati anche da prodotti dove l’impiego della materia plastica è del tutto giustificata. L’istallazione mostra prodotti di elevata qualità progettuale “degni” di essere realizzati con questo prezioso materiale. Come contrasto è stata realizzata una grande tenda fatta con pezzi di plastica “scaricati” in mare. Il Centro per la Giustizia Minorile Nisidia - Napoli e Marenostrum - Archeoclub d’Italia ha fornito i rifiuti di plastica pescati nel Golfo di Napoli da giovani detenuti durante il percorso di addestramento come sommozzatori nel progetto Bust-Busters. La tenda è esposta in piazza del Grano in occasione del BAW.