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Freie Universität Bozen

Nove persone su un palco in un semicerchio. Una persona parla al microfono.
Guido Orzes alla presentazione di EDIH. Foto: unibz

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unibz partner di EDIH NOI

Presentato ieri il nuovo punto di riferimento per l’Intelligenza Artificiale. 4,6 milioni di euro dal fondo PNRR per servizi alle aziende nell’ambito della digitalizzazione.

Un punto di riferimento per le aziende che vogliono utilizzare l'Intelligenza Artificiale: è l'European Digital Innovation Hub (EDIH) al NOI Techpark. 13 partner della ricerca e dell'industria riuniscono le loro competenze, mettendo a disposizione personale specializzato e offrendo servizi agevolati per supportare le aziende nell'implementazione dell'IA. La rete è stata presentata giovedì 21 marzo in una conferenza stampa che si è tenuta al NOI Techpark di Bolzano. Più di 200 imprenditori e imprenditrici hanno seguito la presentazione in loco e si sono informati sulle specifiche possibilità di accesso.

Grazie al sostegno del fondo statale PNRR, nei prossimi due anni l'EDIH NOI avrà a disposizione un totale di 4,6 milioni di euro per i servizi alle aziende nel campo dell'Intelligenza Artificiale. Ciò consentirà di integrare in modo economicamente vantaggioso l’IA nei processi di lavoro e di produzione, garantendo alle aziende altoatesine di rimanere innovative e competitive in un mercato in continua evoluzione.

La Libera università di Bolzano è uno dei partner della rete, che comprende anche associazioni di categoria locali come hds.unione (Unione Commercio Turismo Servizi Alto Adige), HGV (Unione Albergatori e Pubblici Esercenti), lvh.apa (Confartigianato Imprese), Südtiroler Bauernbund (Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi), Confindustria Alto Adige e Rete Economia, oltre agli istituti di ricerca Eurac Research, Fraunhofer Italia, Centro di Sperimentazione Laimburg e a Camera di Commercio di Bolzano, IDM e NOI.

"L'EDIH di Bolzano si concentra sull'Intelligenza Artificiale e sulle relative aree di applicazione, nonché sulle tecnologie basate sull'IA, ovvero l'internet delle cose, hub di dati, tecnologie 3D, robotica collaborativa e così via. L'obiettivo è quello di facilitare l'accesso delle aziende a queste tecnologie e di sostenerle nella loro implementazione con la competenza dei partner, la formazione e i finanziamenti", spiega Patrick Ohnewein, Head of Tech Transfer Digital del NOI Techpark.

Il primo punto di contatto per le aziende è rappresentato dalle associazioni di categoria. Sono loro a determinare i requisiti e a mettere in contatto l'azienda con gli attori della ricerca e i partner istituzionali giusti. Da questo primo contatto all'assistenza per il finanziamento dei progetti, la gamma di servizi dell'EDIH comprende una serie di fasi singole o complementari: "Test before invest" consente alle aziende di testare le tecnologie e di valutarne il potenziale nei laboratori scientifici e di prototipazione del NOI. Il trasferimento tecnologico promuove la collaborazione attiva tra ricerca e industria, facilitando così la transizione digitale per le aziende di tutte le dimensioni. I workshop e i corsi di formazione assicurano che il personale sostenga, dia forma e promuova la trasformazione digitale. Infine, il supporto nell'accesso alle opportunità di finanziamento a livello regionale, nazionale ed europeo rende la transizione sostenibile anche dal punto di vista economico.

Il ruolo di unibz in EDIH

unibz coordinerà il pacchetto di lavoro (WP) "Working and Living in Smart Alpine Areas" (dedicato a come l'IA può aiutare a mantenere vivi i paesi nelle valli ed essere un supporto alla nostra società) e  "Skills and Training" (sulla formazione delle competenze).

L’obiettivo del WP "Living and working in smart rural areas" - coordinato dalla prof.ssa Linda Osti - è sostenere tramite l’intelligenza artificiale le aziende che operano in regioni alpine o montane (come l’Alto Adige) nel turismo, nel commercio, nell'artigianato e in altri settori, aumentandone l’efficienza e contribuendo al contempo al miglioramento della qualità di vita delle comunità montane. I servizi offerti sono simili a quelli degli altri WP tematici presentati poco fa, in cui sono peraltro coinvolti anche molti laboratori di unibz: valutazione della maturità digitale, test before invest e configurazione di strutture di test specifiche.

“Uno dei punti chiave del WP è lo sfruttamento dei Big Data per migliorare le attività commerciali e i servizi offerti a residenti e turisti. L'Open Data Hub dell'Alto Adige fornisce una vasta gamma di dati, ambientali, meteorologici, statistiche sul traffico e sul turismo, che possono poi essere combinati con altri dati interni alle aziende. Gli strumenti predittivi dell'intelligenza artificiale possono consentire ad esempio di ottimizzare la gestione delle scorte o affinare le strategie di prezzo”, spiega il prof. Johann Gamper, prorettore alla ricerca di unibz e coordinatore del progetto per l’ateneo.

Un altro punto centrale del WP è la mobilità. Un'adeguata mobilità è essenziale per le aziende situate nelle regioni montane, che devono affrontare numerose sfide di accessibilità a causa della distanza dai mercati principali, nonché delle difficili condizioni logistiche e meteorologiche. Le soluzioni di intelligenza artificiale possono aiutare le imprese e i cittadini a trovare soluzioni di trasporto ottimali.

“In molte aree montane, attrarre e mantenere una forza lavoro giovane e qualificata è una sfida a causa della lontananza e della mancanza di servizi. Questa sfida è aggravata dall'invecchiamento della popolazione che vive in aree remote prive di servizi di base”, aggiunge Gamper, “Il WP mira a sostenere le imprese che utilizzano l'intelligenza artificiale per ampliare la gamma e la qualità dei servizi disponibili per i residenti in queste aree, compreso l'utilizzo della robotica per la fornitura di servizi”.

Formazione, una criticità affrontata dal progetto

Nel pacchetto di lavoro "Skills and Training", coordinato da unibz con il coinvolgimento di altri partner, l’organizzazione delle attività sarà diversa rispetto agli altri WP. “Organizzeremo tre principali tipologie di corsi: executive master e corsi di learning on-platform, corsi pratici/esperienziali di 1-2 giornate organizzati presso uno dei laboratori coinvolti per consentire ai partecipanti di approfondire e toccare con mano le applicazioni dell’IA o di altre tecnologie abilitanti. I corsi saranno aperti a partecipanti provenienti da più aziende”, afferma il prof. Guido Orzes che coordina il WP. .

Le tematiche dei corsi offerti saranno ampie. Tra le altre: introduzione all’intelligenza artificiale, Industria 4.0, smart buildings, strategia digitale, stampa e scansione 3D, mappatura dei processi digitali, robotica collaborativa, sensoristica, applicazioni pratiche di Internet-of-Things, interazione uomo-macchina, e gestione della trasformazione digitale.

Partendo dal match tra i bisogni formativi delle aziende (raccolti tramite le associazioni) e le competenze dei partner coinvolti nel WP, il personale di uni nei primi mesi del progetto creerà il catalogo dettagliato dei corsi da offrire.

Nel WP verranno sfruttate le esperienze e le competenze pregresse dei partner coinvolti. Per quanto riguarda unibz, la learning factory per le tecnologie di Industria 4.0 (Smart Mini Factory), la Smart Data Factory, il Sensing Technologies Lab, i Building Physics e Bioenergy & Biofuels Labs e lo Human-Centred Technologies and Machine Intelligence Lab. “I corsi serviranno anche come opportunità di networking tra le aziende partecipanti, interessate ad una tematica specifica, contribuendo allo scambio di esperienze e alla creazione di comunità di pratica che potranno proseguire anche al termine dei percorsi formativi”, conclude Orzes.

L’EDIH NOI è finanziato dall'Unione Europea NextGeneration EU (PNRR). Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito edih.noi.bz.it.

Arturo Zilli