Cos’ha ispirato la scrittura di “Natale di Scienza”?
Prof. Massimiano Bucchi: Da molto tempo volevo scrivere un libro per la collana natalizia Nativitas, che ho sempre apprezzato molto e che ha pubblicato scrittori molto importanti come Pontiggia, Soldati, Rigoni Stern, Conan Doyle…. Nel corso degli anni avevo raccolto storie legate a scienziati e scienziate a Natale, alle loro scoperte e vite personali. Ho pensato che fosse giunto finalmente il momento, e il libretto è molto piaciuto all'editore.

Ci può fornire qualche indizio sulle storie di misteri e scoperte che i suoi lettori conosceranno dalle pagine del libro?
Ci sono tre Natali di Albert Einstein vissuti in tre posti diversi: Berlino, il Giappone e Princeton, dove trascorse l’ultima parte della sua vita. Il libro contiene materiali ed episodi finora sconosciuti o poco noti.
Poi i raggi X, la scoperta della fissione nucleare, scoperte importantissime avvenute nei giorni delle feste natalizie. E naturalmente i cristalli di neve, la cui forma incuriosì Keplero già nel 1600.

Come si è imbattuto nella storia di Natale degli astronauti della missione Apollo 8?
Lavorando sul tema delle immagini legate a scienza e ambiente che più hanno influenzato il nostro immaginario, un tema che studio da molto tempo, come la celebre foto della Terra dalla Luna del Natale 1968.

Da divulgatore della ricerca, qual è il racconto di “Natale di scienza” che l’ha colpita maggiormente?
Spero che siano tutte belle, interessanti, piacevoli da leggere. E anche emozionanti.

Prof. Massimiano Bucchi (professore ordinario di Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento) presenterà il suo libro “Natale di Scienza – storie di misteri e scoperte” in data 17 dicembre alle ore 11 in un formato online.

Per unibz interverranno: prof. Stefania Baroncelli, prof. Paolo Giudici, prof. Ivo De Gennaro e prof. Roberto Farneti. È possibile iscriversi qui.

(vic)